Le “Ombre della sera”
Ma a questa in particolare l‘artista etrusco ha donato, attraverso i tratti del volto cosí naturali e la precisione e finezza degli altri dettagli, un fascino quasi sovrannaturale.
I bronzisti di Volterra erano rinomati già nell‘antichità per le loro sorprendenti capacità manifatturiere e per la loro perizia tecnologica, questa gli permetteva di fondere i minerali di rame presenti nelle loro immediate vicinanze, nelle colline metallifere, con lo stagno per ottenerne bronzo.
Romani facoltosi e altri amanti della cultura erano infatti soliti adornare già allora, prima della venuta di Cristo, i propri i quartieri con le piccole statuette di bronzo provenienti da Volterra.
All’osservatore la slanciatissima statuetta, apparentemente di fattura moderna, ricorda lo stile dell‘artista contemporaneo Giacometti; spesso ci si meraviglia, ammirando l‘opera d‘arte, di sapere che il suo primo conio è avvenuto circa 2300 anni fà.
La famosa statuetta “Ombra della sera” è diventata l‘emblema della cita toscana Volterra anche per la sua filiforme eleganza.
Come l‘originale, essa è stata ottenuta attraverso un modello di cera perduto nella tecnica della microfusione e amorevolmente patinata a mano fino ad ottenere il nobile aspetto dell‘antico.
La matrice per la copia è stata colata per gentile concessione della direzione scientifica del Museo Etrusco Guarnacci nell ‘ottobre 1999 a Volterra (Toscana).
Si assicura che la replica della statuetta votiva è realizzata con un unico procedimento e in un numero limitato di 300 esemplari, numero chiaramente leggibile su ogni statuetta e che, a parte questo numero limitato di repliche autentiche è da escludersi assolutamente la presenza sul mercato di altre statuette colate dall ‘originale.
Questi dati di fatto nonché il rispetto della tiratura limitata trovano confermo insieme colla spedizione di ogni statuetta mediante una dichiarazione con atto notarile.
A causa degli evidenti influssi dell ‘antica arte del ritratto dei Greci, gli archeologi fanno risalire l ‘originale al terzo secolo a.C.
Il piedistallo in pietra giallo oro è in granito-gneiss, accuratamente scelto tra quello proveniente dalla costa mediterranea dell ‘odierna Provenza, abitata ai tempi della statuetta dai Greci.
Tramite una tecnica speciale di produzione sono stati compensati i vari fenomeni di restringimento, che inevitabilmente compaionno con la fusione della matrice di cera, della forma di ceramica e poi del bronzo, cosicchè l‘altezza della statuetta varia solo minimamente dall‘altezza originale di 573 mm.
Compreso il piedistallo l‘altezza totale è di ca. 625 mm.